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      Crediamo noi che queste facoltą (poichč sono pur facoltą) sieno ingenerate nelle femmine pił che ne' maschi, e proprie della [2260]natura donnesca? Non gią. Lo spirito naturale e primitivo delle donne, non ha nč vestigio alcuno di tali facoltą, nč disposizione ad acquistarle, maggiore per nessun grado di quella che ne abbiano gli uomini. Ma la facilitą e la perfezione con cui esse le acquistano, non viene da altra cagione che dalla loro natural debolezza, e inferioritą di forze a quelle degli uomini, e dal non poter esse sperare se non dall'arte e dall'astuzia essendo inferiori nella forza, ed inferiori ancora ne' diritti che la legge e il costume comparte fra gli uomini e le donne. Questo č tutto ciņ che v'ha di naturale e d'innato nel carattere malizioso delle femmine: vale a dire che nč questo carattere, nč alcuna particolar disposizione ad acquistarlo esiste nella natura donnesca, ma solo una qualitą, una circostanza che la proccura, affatto estranea al talento, all'indole dello spirito, al meccanismo dell'ingegno e dell'animo. Infatti ponete le donne in altre circostanze; [2261]vale a dire fate o ch'esse non sieno mai entrate a dirittura in verun genere di societą, massimamente cogli uomini, o che le leggi e i costumi non sottopongano la loro condizione a quella de' maschi (come accadeva primitivamente, e come accade forse anche oggi in qualche paese barbaro), o che dette leggi e costumi le favoriscano alquanto pił, o le mettano anche al di sopra degli uomini (come so di un paese dov'elle son tenute per esseri sacri), o che esse generalmente per qualche circostanza (come si raccontava del paese delle amazzoni ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913