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      [2298]I latini scrittori a' buoni tempi, solevano in tali composti servirsi della preposizione e (tralasciando l'x) avanti il b, il d, la f, il g, la l, la m, la n, la r, il v. Io credo che il volgo latino avanti a queste medesime lettere dicesse ex, p.e. exbibo, exfodio, exgregius, exmoveo, exnervo (come ho detto), exrogare, exveho, in vece di ebibo, effodio, egregius, emoveo, enervo, erogo, eveho. Infatti di queste e di altre simili voci così scritte si trovano esempi in Plauto o in altri de' più antichi, o viceversa ne' più moderni, come Apuleio ec. V. poi il Glossar. circa i latinobarbari. E me ne persuade il vedere in tali o simili voci conservate in italiano, la s impura, (o se in ispagnuolo, la es, se in francese la es antica, e la é moderna) come svellere da evellere, svolgere da evolvere, smuovere da emovere, che appunto scritto exmovere si trova in Plauto Trucul. 1.1. 59. sfuggire da effugere. Sempre fedelmente [2299]troverete gli antichi scrittori latini più conformi all'italiano che quelli del secol d'oro, segno evidente d'essersi perpetuato l'antico costume, ed esser passato fino a noi, le quali cose non ponno essere state per altro mezzo che del linguaggio volgare latino, tenacissimo, al solito, dell'antichità. Sempre troverete il volgare italiano (così proporzionatamente il francese e lo spagnolo) più conforme al volgare latino in tutto ciò che se ne può scoprire (qual è il linguaggio de' comici latini in qualche parte), di quello che agli scrittori: segno chiaro che da esso volgare e non dal latino scritto o civile sono nate le tre moderne sorelle.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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