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      Facilissime e naturalissime sono queste confusioni d'idee e di parole, in quelle tra esse che appartengono alla classe abbandonata ai pregiudizi dell'infimo volgo. V. il Forcell. in che senso si prendesse la voce nympha. V. pure il Monti, Proposta, voce Lammia. Io per me credo probabilissima e naturalissima quest'ultima opinione, la quale parimente dimostrerebbe come Lammia derivasse nell'antico italiano (e questo, volgare) dal solo volgare latino. (29. Dic. 1821.). A questo proposito osserva ancora intorno alla nostra voce Fata, ed all'idea ch'essa significa, il Forcell. in Fata ae, e una mia nota al Frontone de Nep. amisso. Troverai che la voce e l'idea prende origine dall'antico latino, e dev'esser passata a noi per mezzo del volgare, essendo essa voce pochissimo o niente usata dagli scrittori latini ec. V. pure il Forcell. Fatum in fine, e sotto il principio, dove cita Apuleio. V. p.2392.
     
      I diminutivi sogliono esser sempre graziosi, e recar grazia e leggiadria ed eleganza al discorso, alla frase ec. Riferite quest'osservazione alla grazia che nasce dalla piccolezza.
      (29. Dic. 1821.)
     
      [2305]Gl'italiani, i francesi gli spagnoli usano il verbo sapio (sapere, saber, savoir) nel senso di scio. Che vuol dir ciò, se non che così adoperava quel volgare da cui e non d'altronde, tutte tre queste lingue son derivate? Vedi il Forc. e il Glossar. e Sapiens, Sapientia ec.
      (29. Dic. 1821.)
     
      Ho detto altrove che gli antichi (e ciò per natura) consideravano il forestiero come naturalmente ed essenzialmente diverso dal paesano, e come ente d'altra natura.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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