Potrebbe anche essere un nec, come necopinans ec. significa non opinante ec. e il nec non è che particella privativa come l'? dei greci. V. anche lo Scapula in ??, particella parimente privativa nell'antichissimo greco, del che v. pure Helladii Besantinoi Chrestomathia, colle note del Meursio.
(Nel qual proposito osservo di passaggio. La n è radicale e caratteristica della negativa in latino, e così pure per conseguenza in italiano. Quindi non, ne, nec, neque, (v. il Forcell.) nihil, nil, nemo, nullus cioè non ullus, come pure si dice, nego, nefas, nequam, nepus cioè non purus, nolo, nequeo, nequicquam, nedum, nequaquam ec. de' quali v. il Forcell. ed osserva la forza e l'uso della particella ne in composizione. Non così nel linguaggio greco dei buoni secoli. Giacchè ??, ???, ???, ??, ? ec. non hanno n. [2308]Eppure nell'antichissimo greco è chiaro per le sullodate testimonianze, e per l'uso di Omero ec. che la ? avea forza di negazione, privazione, ec. Ecco un'altra prova e della fraternità antichissima delle dette due lingue, e dell'esser forse qualche cosa passata piuttosto dal latino nel greco, che viceversa; o certo dell'avere la lingua latina conservate assai più della greca le sue antichissime ed originarie proprietà. E notate che trattandosi della caratteristica negativa, si tratta di cosa primitiva affatto, e di primissima necessità in qualunque lingua.)
Nihilum pertanto è ne hilum, come nemo, ne homo, e v. il luogo di Varrone nel Forcell. in Nequam.
Che cosa significasse questo hilum, antichissima voce latina, non sanno affermarlo i gramatici.
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Scapula Helladii Besantinoi Chrestomathia Meursio Forcell Forcell Omero Varrone Forcell Nequam
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