E l'impero francese (nato, vissuto e morto in vent'anni, il che serve di prova di fatto a ciò che dico sulla fine della pagina precedente) merita anch'esso un posto fra questo genere d'imperi. Perocchè sebbene la nazion francese è la più civile del mondo, pure ella non conseguì questo impero, se non in forza di una rivoluzione, che mettendo sul campo ogni sorta di passioni, e ravvivando ogni sorta d'illusioni, ravvicinò la Francia alla natura, spinse indietro l'incivilimento (del che si lagnano infatti i bravi filosofi monarchici), ritornò la Francia allo stato di nazione e di patria (che aveva perduto sotto i re), rese, benchè momentaneamente, più severi i loro dissolutissimi costumi, aprì la strada al merito, sviluppò il desiderio, l'onore, la forza della virtù e dei sentimenti naturali; accese gli odi e ogni sorta di passioni vive, e in somma se non ricondusse la mezzana civiltà degli antichi, certo fece poco meno (quanto comportavano i tempi), e non ad altro si debbono attribuire quelle azioni dette barbare, di cui fu sì feconda [2335]allora la Francia. Nata dalla corruttela, la rivoluzione la stagnò per un momento, siccome fa la barbarie nata dall'eccessiva civiltà, che per vie stortissime, pure riconduce gli uomini più da presso alla natura.
(6. Gen. dì dell'Epifania. 1822.)
La metafisica senza l'ideologia, è quasi appunto quello ch'era l'Astronomia prima che fosse applicata alla matematica. Scienza incertissima, frivola, inesatta, volgarissima, o piena di sogni e di congetture senz'appoggio.
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