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      ) nel qual caso probabilmente non ce [ne] potremo ricordare in nessunissimo modo, e l'uomo della più gran memoria del mondo sarà nella stessissima condizione. Generalmente è nulla o scarsissima la memoria degli atti detti dell'uomo, dei quali ciascuno ne fa giornalmente e continuamente infiniti, nè mai se ne ricorda un solo, anche volendo, se qualche particolare impressione non l'aiuta ec. Nè solo di questi, ma anche di quelli, che benchè non siano o propriamente o totalmente dell'uomo, si fanno però con pochissima riflessione ed attenzione, e ponendoci poca o nessuna importanza, di questi tali dopo pochi momenti, non ci ricordiamo o appena ci ricordiamo del come, del quando, del perchè, del se gli abbiamo fatti. E generalmente la memoria va sempre in ragion diretta dell'attenzione posta non già alla ricordanza, ma a ciò ch'è il soggetto della ricordanza.
      (1. Feb. 1822.)
     
      [2381]Giovanette di 15. o poco più anni che non hanno ancora incominciato a vivere, nè sanno che sia vita, si chiudono in un monastero, professano un metodo, una regola di esistenza, il cui unico scopo diretto e immediato si è d'impedire la vita. E questo è ciò che si procaccia con tutti i mezzi. Clausura strettissima, fenestre disposte in modo che non se ne possa vedere persona, a costo della perdita dell'aria e della luce, che sono le sostanze più vitali all'uomo, e che servono anche, e sono necessarie alla comodità giornaliera delle sue azioni, e di cui gode liberamente tutta la natura, tutti gli animali, le piante, e i sassi.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Giovanette