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      Non così, o non sì spesso in greco, dove sovente i detti nomi non sono monosillabi, nè se ne può trarre una [2385]radice monosillaba. Dies ?????, vir ???? ec. sol ?????, lun-a ??????. Forse non poche volte, se quella parola che nella grecità conosciuta è rimasta in uso, non è monosillaba, lo sarà però un'altra equivalente, che si trova solo in Omero, o ne più antichi o ne' poeti, o che si conosce per congettura; che in somma a' buoni e perfetti tempi della lingua greca era già disusata e antiquata almeno nel linguaggio comune. Ma questa medesima è un'altra prova anche più materiale che la lingua latina fosse più tenace della sua antichità.
      (2. Feb. 1822.)
     
      Alla p.2281. marg. fine. Questo mischiare non viene certo da mescolare ma da misculari latino immediatamente 1. perchè non diciamo miscolare (nè i franc. mîler o misler, nè gli spagn. mizclar) laddove i latini doverono certo dir così, e vedendosi che la i cambiata nel mescolare in e s'è conservata nel mischiare, ciò non può procedere da altra ragione che dalla sua origine latina. 2. perchè è costume bensì dell'idioma italiano il cangiare in chi il latino cul, (v. p.2375.) non così però di cangiare l'italiano col. Così che mischiare [2386]denota un misculare o i latino, dal quale necessariamente dev'essere stato preceduto. Questa 2. ragione vale anche per meschiare altra corruzione di mischiare, cioè cambiato poi l'i in e, come in mescolare mezclar ec.
      (3. Feb. 1822.)
     
      Alla p.2324. sul principio. V. pure il Forcell. in montuosus il quale inclino a credere che possa dinotare un vecchio ed antiquato, o popolare e corrotto dal volgo montus us.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Omero Forcell