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      Di più l'amor proprio essendo una qualità del vivente, e queste qualità, come ho provato in più luoghi, essendo disposizioni, e queste disposizioni conformabili, e che possono fruttificare e produrre delle facoltà, e questo massimamente nell'uomo, ne segue che l'amor proprio, specialmente nell'uomo, è conformabile e coltivabile come le altre qualità. Anzi tanto più quanto egli abbraccia tutte le qualità dell'animo del vivente. Quindi anche l'amor proprio fa progressi, come ne fa lo spirito umano, ed è maggiore non solo in una specie o individuo naturalmente più vivo e sensitivo, ma anche in un individuo colto rispetto ad uno non colto, in un secolo colto rispetto [2490]ad un altro meno colto, in una nazione civile rispetto a una barbara, e in uno individuo medesimo, è maggiore dopo lo sviluppo delle sue qualità o disposizioni sensitive, sentimento, vitalità, ingegno, è maggiore, dico, che non era prima.
      E siccome ho provato che l'infelicità dell'animale è sempre in ragion diretta dell'attività del suo amor proprio, così resta chiaro, e perchè l'uomo sia naturalmente meno felice degli altri animali, e perchè a misura ch'egli s'incivilisce, il che accresce di mano in mano l'attività dell'amor proprio, egli divenga ogni giorno più infelice, necessariamente, e quasi per legge matematica.
      Che poi l'amor proprio sia conformabile, coltivabile, modificabile, sviluppabile, suscettivo d'incremento, e di maggiore o minore attività e influenza, si farà chiaro considerando l'amor proprio, come una passione.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913