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      (19. Luglio. 1822.)
     
      Dire che la lingua latina è figlia della greca, perchè vi si trovano molte parole e modi greci introdottivi parte dalla letteratura, parte dal commercio e vicinanza delle colonie greco-italiane, parte dall'antico commercio avuto colla nazione greca sempre mercatrice, parte derivanti dalla stessa comune origine d'ambe le lingue, è lo stesso appunto che vedendo la nostra presente [2573]lingua italiana piena di francesismi, e modellata sulla francese, conchiudere che la lingua italiana è figlia della francese. Anzi v'ha più di francese nella presente lingua italiana (che è quasi una traduzione, e una scimia della francese) di quel che v'abbia di greco nella lingua latina, massime poi dell'antica. Del resto la parità va molto bene a proposito, perchè infatti le lingue italiana e francese sono appunto sorelle, come la greca e la latina.
      (20. Luglio 1822.)
     
      Omero è il padre e il perpetuo principe di tutti i poeti del mondo. Queste due qualità di padre e principe non si riuniscono in verun altro uomo rispetto a verun'altra arte o scienza umana. Di più, nessuno riconosciuto per principe in qualunque altra arte o scienza, se ne può con questa sicurezza, cagionata dall'esperienza di tanti secoli, chiamar principe [2574]perpetuo. Tale è la natura della poesia ch'ella sia somma nel cominciare. Dico somma e inarrivabile in appresso in quanto puramente poesia, ed in quanto vera poesia, non in quanto allo stile ec. ec. Esempio ripetuto in Dante, che in quanto poeta, non ebbe nè avrà mai pari fra gl'italiani.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Dante