Quindi la sua inesauribile ricchezza, e la sua assoluta onnipotenza. La lingua latina per [2593]verità non dico che avesse Vocabolari (sebbene ebbe forse parecchie nomenclature ec. come la greca col tempo ebbe i suoi libri detti ??????????? ec. ec.), e certo ebbe parecchi scrittori anteriori alla sua grammatica (fra' quali se vogliamo porre Cicerone, sarà certo che questi furono i migliori), ma la grammatica essa già l'aveva in quella della lingua greca, studiando la qual lingua per principii e nelle scuole ec. (cosa che i greci non avevano mai fatto con altra lingua del mondo) necessariamente i latini imparavano le regole universali della grammatica e l'analisi esatta del linguaggio, e applicavano tutto ciò alla lingua loro: lasciando star gl'infiniti libri di grammatica greca che già s'avevano dal tempo de' Tolomei in giù. Quindi la lingua latina, per antica, riuscì meno libera e meno varia d'ogni altra. Laddove la lingua italiana scritta primieramente da tanti che nulla sapevano dell'analisi del linguaggio (poco o nulla studiando altra lingua e grammatica, come sarebbe stata la latina), venne, per lingua moderna, similissima di ricchezza e d'onnipotenza alla greca. La lingua tedesca ha veramente [2594]grammatica, ma non so quanto sia rispettata dagli scrittori tedeschi; ovvero le eccezioni superando le regole, queste vengono ad essere illusorie, e il grammatico non può far altro ch'andar qua e là dietro chi scrive, per vedere e notar come scrivono. Di più ella non ha vocabolario riconosciuto per autorevole, e questo in una lingua moderna è una gran cosa conducentissima alla ricchezza, potenza, libertà della lingua.
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Vocabolari Cicerone Tolomei
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