(10. Agosto. 1822.)
Così tosto come il bambino è nato, convien che la madre che in quel punto lo mette al mondo, lo consoli, accheti il suo pianto, e gli alleggerisca il peso di quell'esistenza che gli dà. E l'uno de' principali uffizi de' buoni genitori nella fanciullezza e nella prima gioventù de' loro figliuoli, si è quello di consolarli, d'incoraggiarli alla vita; perciocchè i dolori e i mali e le passioni riescono in quell'età molto più gravi, che non a quelli che per lunga esperienza, o solamente per esser più lungo tempo vissuti, sono assuefatti a patire. E in verità conviene che il buon padre e la buona madre studiandosi di racconsolare i loro figliuoli, emendino alla meglio, ed alleggeriscano il danno che loro hanno fatto col procrearli. Per Dio! perchè dunque nasce l'uomo? e perchè genera? per poi racconsolar quelli che ha generati del medesimo essere stati generati?
(13. Agosto 1822.)
[2608]Si può scrivere in italiano senza scrivere in maniera italiana, laddove non si può quasi scrivere in francese che non si scriva alla maniera francese. E si può scrivere e parlare in italiano e non all'italiana: scrivere un italiano non italiano ec.
(16. Agosto, dì di S. Rocco. 1822.)
Sallustio, Catil. c.23. Maria montesque polliceri. Non si trova, ch'io sappia, questo proverbio, oggi volgarissimo in Italia, se non in questo scrittore studiosissimo delle voci e maniere antiche, e che per conseguenza bene spesso declina alle voci e maniere popolari, come sempre accade agli scrittori studiosi dell'antichità della lingua, della quale antichità principal conservatrice è la plebe.
| |
Dio S. Rocco Catil Italia
|