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      (17. Agosto. 1822.)
     
      La nazione spagnuola poetichissima per natura e per clima fra tutte l'Europee (non agguagliata in ciò che dall'Italia e dalla Grecia), e fornita di lingua poetichissima fra le lingue perfette (non inferiore in detta qualità se non all'italiana, e non agguagliata di gran lunga da nessun'altra) non ha mai prodotto un poeta nè un poema che sia o sia stato di celebrità veramente [2609]europea. Tanto prevagliono le istituzioni politiche alle qualità naturali. ?????? ??? ?' ?????? ?????????? ?????? ???? (Homer.). E questa osservazione può molto servire a quelli che sostengono la maggiore influenza del governo rispetto al clima.
      (18. Agosto. Domenica. 1822.)
     
      L'immenso francesismo che inonda i costumi e la letteratura e la lingua degl'italiani e degli altri europei, non è bevuto se non dai libri francesi, e dall'influenza delle loro mode, e coll'andarli a trovare in casa loro, il che per quanto sia frequente, non può mai esser gran cosa. Laddove Roma e l'Italia da' tempi del secondo Scipione in poi, e massime sotto i primi imperatori, era piena di greci (greci proprii, o nativi d'altri paesi grecizzati); n'eran piene le case de' nobili, dove i greci erano chiamati e ricevuti e collocati stabilmente in ogni genere di uffici, da quei della cucina, fino a quello di maestro di filosofia ec. ec. (V. Luciano ???? ??? ??? ????? ????????, [2610]e l'epig. di Marziale del graeculus esuriens ec. ec.); n'eran pieni i palazzi e gli offici pubblici: oltre che tutti i ricchi mandavano i figli a studiare in Grecia, e questi poi divenivano i principali in Roma e in Italia, nelle cariche, nel foro ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





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