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      A simili etiam mente, vocis qui videbantur infiniti soni, paucis notis inventis, sunt omnes signati et expressi, quibus et conloquia cum absentibus et indicia voluntatum, et monumenta rerum praeteritarum tenerentur. ACCESSIT EOS NUMERUS, (post interventas scil. voces et litteras) RES CUM AD VITAM NECESSARIA, tum [2659]una inmutabilis et aeterna: quae prima inpulit etiam ut suspiceremus in caelum, nec frustra siderum motus intueremur, di numerationibusque noctium ac dierum... (desunt reliqua) Cic. De re publica, l.3. c.2. Rom. 1822. p.218-9.
      (22. Dic. 1822.)
     
      Il verbo sum ebbe antichissimamente un participio presente e questo non fu il più moderno ens entis, conservato ancora nella nostra lingua, e nella spagnuola, ma sens sentis. Testimonio le voci prae-sens, ed ab-sens, e con-sens, la quale ultima in verità non è altro che la preposizione cum congiunta al participio presente di sum, e vale qui simul est, onde Dii Consentes, Dii qui simul sunt. V. Forcell. in Consens, praesens ec. Quindi si fortifica la mia conghiettura e che il verbo sum avesse anche un participio passato, in us, come anticamente l'avevano gli altri neutri, ed anche gli attivi in senso attivo (p.e. peragratus, cioè qui peragravit, da peragro attivi), e che questo incominciasse per s, onde da esso fosse [2660]formato il verbo sto.
      (Roma 22. Dic. 1822.)
     
      Cic. de rep. l.3. c.8-20. p.230-48. sotto la persona di L. Furio Filo disputa contro la giustizia, e dimostra la non esistenza della legge naturale, e reca in mezzo le varietà e discordanze de' costumi e delle leggi presso i diversi popoli, e de' giudizi degli uomini e de' vari secoli intorno al retto e al giusto, e a' loro contrarii.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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