Pagina (23/1555)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      (4. Marzo 1823.)
     
      Plutarco nel principio degl'Insegnamenti civili, volgarizzamento cit. di sopra, Opusc. 15. t.1. p.403. Molto meno arieno ancora gli [2681]Spartani patito l'insolenza, e buffonerie di Stratocle, il quale avendo persuaso il popolo (credo Ateniese, o Tebano) a sacrificare come vincitore; che poi sentito il vero della rotta si sdegnava, disse: Qual ingiuria riceveste da me, che seppi tenervi in festa, ed in gioja per ispazio di tre giorni? Agli Spartani si possono paragonate i filosofi, anzi questo secolo, anzi quasi tutti gli uomini, avidi del sapere o della filosofia, e di scoprir le cose pił nascoste dalla natura, e per conseguenza di conoscere la propria infelicitą, e per conseguenza di sentirla, quando non l'avrebbero sentita mai o di sentirla pił presto. E la risposta di Stratocle starebbe molto bene in bocca de' poeti, de' musici, degli antichi filosofi, della natura, delle illusioni medesime, di tutti quelli che sono accusati d'avere introdotti o fomentati, d'introdurre o fomentare o promuovere de' begli errori nel genere umano, o in qualche nazione o in qualche individuo. Che danno recano essi se ci fanno godere, o se c'impediscono di soffrire, per tre giorni? Che ingiuria ci fanno se ci nascondono quanto e mentre possono la nostra miseria, o se in qualunque modo contribuiscono a fare che l'ignoriamo o dimentichiamo?
      (5. Marzo. 1823.)
     
      [2682]Grazia dal contrasto. Conte Baldessar Castiglione, Il Libro del Cortegiano. lib.1. Milano, dalla Societą tipogr. de' Classici italiani, 1803. vol.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Insegnamenti Opusc Spartani Stratocle Ateniese Tebano Spartani Stratocle Grazia Baldessar Castiglione Il Libro Cortegiano Societą Classici