L'uomo isolato non le avrebbe mai perdute; ed elle son proprie del giovane in particolare non tanto a causa del calore immaginativo, naturale a quell'età, quanto della inesperienza, e del vivere isolato che fanno i giovani. Dunque se l'uomo avesse continuato a vivere isolato, non avrebbe mai perdute le sue illusioni giovanili, e tutti gli uomini le [2685]avrebbero e le conserverebbero per tutta la vita loro. Dunque esse sarebbero realtà. Dunque l'uomo sarebbe felice. Dunque la causa originaria e continua della infelicità umana è la società. L'uomo, secondo la natura sarebbe vissuto isolato e fuor della società. Dunque se l'uomo vivesse secondo natura, sarebbe felice.
(Roma 1. Aprile. Martedì di Pasqua. 1823.)
??????? ??? ????? ???????? ??????? ?????? ???? ??? ???????? ?????? ??? ????? ????????? ?????? ?? ??? ??? ?????? ? ?????? ??????? ? ??????? ?????? ???? ec. Peu s'en faut: beaucoup s'en faut: peu s'en fallut ec. poco mancò che ec. di poco fallò, per poco, per poco non, ec. V. p.3817.
(1. Aprile. 1823.)
A noi pare bene spesso di provar del piacere dicendo, o fra noi stessi o con altri, che noi ne abbiamo provato. Tanto è vero che il piacere non può mai esser presente, e quantunque da ciò segua ch'esso non può neanche mai esser passato, tuttavia si può quasi dire ch'esso può piuttosto esser passato che presente.
(Roma. 12. Aprile 1823.)
Le ciel qui nous donna la réflexion pour prévoir nos besoins, nous a donné les besoins pour mettre [2686]des bornes à notre réflexion. Études de la Nature par Jacques-Bernardin-Henri de Saint-Pierre.
| |
Roma Pasqua Roma Nature Jacques-Bernardin-Henri Saint-Pierre
|