Da sospendere, prendere, accendere, [2689]discendere ec. secondo l'analogia della nostra lingua, verrebbe sospenduto, prenduto, accenduto, discenduto, difenduto ec. Ma i latini dicevano suspensus, prensus, defensus ec. Dunque anche gl'italiani sospeso, preso, acceso, disceso, difeso ec. Nè la radice p.e. di preso è il prensare (che anzi viene da prensus) ma il prehendere o prendere de' latini. Al contrario i latini da vendere facevano venditus; qui la nostra lingua segue la sua analogia e dice venduto da venditus18, non veso, perchè il latino non dice vensus. Credo anch'io che gli antichi latini dicessero suspenditus, prenditus, accenditus ec. ma se poi dissero diversamente, l'anomalia di preso, acceso ec. non è d'origine italiana nè provenzale, ma latina. Così da ardere noi dovremmo fare arduto. Ma sia che i primi latini dicessero arditus da ardeo, come dissero ardui per arsi, sia che nol dicessero mai, certo è che poi e comunemente dissero arsi, arsurus, arsus, supino arsum. Noi dunque non diciamo arduto ma arso, e diciamo arso [2690]perchè così dissero i latini, e l'origine di quest'anomalia si cerchi nel latino dov'ella pur fu e donde ella venne, non nell'italiano o nel provenzale o nella lingua romana o romanza; quando è chiaro ch'ell'è tanto più antica di tutte queste lingue. Similmente da audeo dovevasi fare auditus. Ma i latini a noi noti fecero ausus. Anomalia della stessa natura e condizione di arsus da ardeo, seconda congiugazione come audeo. Quest'ausus è il nostro oso nome: da questo nome oso viene osare, che i provenzali dissero o almeno scrissero anche ausar (Perticari l.c. p.210. lin.
| |
Perticari
|