) Ben la sento e moltissima in Celso, vero e forse unico modello fra gli antichi e i moderni del bello stile scientifico-esatto. Col quale si potrà forse mettere Ippocrate. I latini ebbero pochi scrittori scientifici-esatti. E di questi, fuori di Celso, qual è che si possa chiamare elegante? Non certamente Plinio, il quale se si vorrà chiamar puro, si chiamera così, perchè anch'egli per noi fa testo di latinità. Lascio Mela, Solino, Varrone, Vegezio, Columella ec. Il nostro Galileo lo chiami elegante chi non conosce la nostra lingua, e non ha senso dell'eleganza. (Vedi Giordani Vita del Cardinale Pallavicino). Il Buffon sarebbe unico fra' moderni per il modo elegante di trattare le scienze esatte: ma oltre che la storia naturale si presta all'eleganza più d'ogni altra di queste scienze; tutto ciò che è elegante in lui, è estrinseco alla scienza propriamente detta, [2730]ed appartiene a quella che io chiamo qui filosofia propria, la quale si può applicare ad ogni sorta di soggetti. Così fece il Bailly nell'Astronomia. Sempre che usciamo dei termini dottrinali e insegnativi d'una scienza esatta, siamo fuori del nostro caso. La scienza non è più la materia ma l'occasione di tali scritture; non s'impara la scienza da esse, nè questa fa progressi diretti, per mezzo loro, nè riceve aumento diretto dalle proposizioni ch'esse contengono: elle sono considerazioni sopra la scienza. (28. Maggio. Vigilia del Corpus Domini. 1823.). I pensieri di Buffon non compongono e non espongono la scienza, non sono e non contengono i dogmi della medesima, o nuovi dogmi ch'esso le aggiunga, ma la considerano, e versano sopra di lei e sopra i suoi dogmi.
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