5.
(15-16. Giugno 1823.)
Et ferruginea (Charon) subvectat corpora cymba. Aen. 6.303. Chi non sente che questo subvectat è continuativo, e indica costume di subvehere tuttodì? Ma per meglio sentirlo, sostituiscasegli la voce subvehit, e veggasi se la proprietà latina di questo luogo non va tutta in fumo. Vedi altri simili esempi nel [2793]Forcellini in vecto, convecto, advecto ec.
(16. Giugno 1823.)
Traslatare, trasladar, translater continuativi barbari di transferre.
(16. Giugno 1823.)
Gli scrittori greci de' secoli medii e bassi, cioè dal terzo inclusive in poi, sono pieni d'improprietà di lingua (com'è quella di Coricio sofista del sesto secolo nell'Orazione ((( ((((((( ((((((((((( in Summum ducem, §.11. ap. Fabric. B. G. edit. vet. vol.8. p.869. lib.5. cap.31. di usare la voce (((((((( in vece di (((((( o di ((((((), pieni di frasi strane quanto alla lingua, pieni di solecismi, e di mille contravvenzioni alle antiche regole della sintassi e grammatica greca, ma non hanno barbarismi. La loro lingua per tutto ciò che appartiene all'eleganza, è diversissima da quella degli antichi scrittori: ma per tutto il resto è la stessa. Si può dir ch'essi ignorino il buon uso della lingua che scrivono, che non la sappiano adoperare; ma la lingua che scrivono è quella degli antichi: quella che gli antichi scrissero [2794]bene, essi la scrivono male. Molte loro parole che non si trovano negli antichi, sono però cavate dal fondo della lingua greca o per derivazione o per composizione ec.; rade volte ripugnano all'indole d'essa lingua, e per esser chiamate buone, greche, pure e di buona lega, non manca loro se non la sanzione dell'antichità. In somma il grecismo di questi scrittori è per lo più cattivo o pessimo, ma la loro lingua è pura.
| |
Charon Forcellini Coricio Orazione Summum
|