E cosė introdotto quest'uso nel volgar latino, passō in tutte tre le lingue figlie. E con ragione; perchč in esse ancora si manteneva e si mantiene quell'altra pessima usanza che, secondo me, lo produsse. Stante la quale, l'uso di questo idiotismo č quasi necessario per evitar mille equivoci e dubbi sė nello scrivere, sė nel parlare, quando molte persone sono presenti, o [2892]quando nello scrivere si suppongono ec.: (come si vede tutto dė per esperienza; massime nello scrivere, dove per iscrupolo di esser troppo familiare, e perchč non si sa pių la lingua, ec. ormai generalmente si tralascia questo idiotismo). Infatti noi nel parlar familiare non lo abbandoniamo quasi mai, nč gli spagnuoli lo possono abbandonare. Ma anche gli spagnuoli tacciono l'otros se parlano a persona singolare, o di se stessi singolarmente, ne' quali casi dicono vos e nos. Lo tacciono ancora quando il vos e il nos fa ufficio delle nostre particelle o pronomi ci e vi, come nous e vous in francese. Del resto in nessuna delle tre lingue si direbbe voi altri o noi altri in senso singolare. Č notabile che l'uso di nos in senso singolare, fu pių proprio delle lingue antiche che delle moderne, nelle quali anzi, quanto al parlare o allo scrivere familiare, a cui solo spetta il noi altri, esso uso č intieramente abolito. Vedendosi dunque che pur tutte tre queste lingue usano familiarmente questo idiotismo di noi altri senza abbisognarne punto per distinzione, confermasi ch'esso idiotismo derivi dalla lingua latina, la quale ne avea bisogno per distinguere il nos plurale dal nos singolare.
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