Parlo anche delle commedie, le quali presso gli antichi si supponevano per lo più, o la più parte di ciascuna, in piazza, o ne' porti, come il Rudens di Plauto, o in somma all'aperto ec. V. p.2999.
(7. Luglio. 1823.)
In tutte le lingue tanto gran parte dello stile appartiene ad essa lingua, che in veruno scrittore l'uno senza l'altra non si può considerare. La magnificenza, la forza, la nobiltà, l'eleganza, la semplicità, la naturalezza, la grazia, la varietà, tutte o quasi tutte le qualità dello stile, sono così legate alle corrispondenti qualità della [2907]lingua, che nel considerarle in qualsivoglia scrittura è ben difficile il conoscere e distinguere e determinare quanta e qual parte di esse (e così delle qualità contrarie) sia propria del solo stile, e quanta e quale della sola lingua; o vogliamo piuttosto dire, quanta e qual parte spetti e derivi dai soli sentimenti, e quanta e quale dalle sole parole; giacchè rigorosamente parlando, l'idea dello stile abbraccia così quello che spetta ai sentimenti come ciò che appartiene ai vocaboli. Ma tanta è la forza e l'autorità delle voci nello stile, che mutate quelle, o le loro forme, il loro ordine ec. tutte o ciascuna delle predette qualità si mutano, o si perdono, e lo stile di qualsivoglia autore o scritto, cangia natura in modo che più non è quello nè si riconosce. Veggasi la p.3397-9.
Tutto ciò accade in tutte le lingue, fuorchè nella francese. Chè veramente nella lingua francese lo stile è formato quasi tutto dai sentimenti, e dalle figure che appartengono alle sentenze.
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Rudens Plauto
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