Nei moderni le sentenze, e la spiritualità del secolo, nocciono alle parole e allo stile, all'arte del quale niuno di loro si applica da senno, o ci pone tanto studio e tempo quanto bisognerebbe. Negli antichi classici di ciascuna lingua moderna, ne' quali non aveano luogo le dette circostanze, e ciascuno de' quali facea dell'arte dello stile il suo principale studio, e attendeva più alle parole che alle cose, ogni volta che si metteva da vero a comporre; pure in nessuno o in quasi niuno di loro si trovò arte o capacità bastante, nè quanto si richiedeva a conseguire quell'alto grado di perfezione, neppur relativamente e limitatamente alle forze, indole, qualità, e capacità delle rispettive lingue.
(8. Luglio 1823.)
L'argomento con cui altrove dall'aggettivo potus, che io chiamo vero participio, e da' sostantivi potus us (fatto da esso participio, secondo la regola da me altrove assegnata) e potio onis paragonati con potatio, ho dimostrato l'esistenza di un antico verbo poo; riceve forza dai composti appotus ed epotus, veri participii, [2918]come di forma così di significazione (che in quello è attiva33, in questo passiva); da' quali forse si potrebbe anche raccorre l'antica esistenza de' verbi composti appoo ed epoo diverso da epoto. Avvi ancora compotatio, compotor sost. e compotrix.
(8. Luglio 1823.)
Da quello che ho detto p.2789-90. si rileva che il nostro aggettivo ratto, non è se non il participio raptus e che questo dovette essere usato dagli antichi latini e volgarmente, in senso di veloce, come ratto fra noi.
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