Pagina (191/1555)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ) potrebbe anche riferirsi a quella categoria di cui p.2813. segg. e 2930. Ma le addotte ragioni mi persuadono piuttosto ch'esso appartenga dirittamente alla classe degli ordinarii continuativi. Forse piuttosto alla sopraddetta categoria potrebbe appartenere pinso as, se questo verbo fosse pur vero, del che vedi il Forcellini in pinso.
      (10. Luglio 1823.)
     
      Cespicare, incespicare, incespare. Vedi il Forcellini in Caespitator e il Glossario in Cespitare.
      (10. Luglio. 1823.)
     
      [2936]Le cose ch'esistono non sono certamente per se nč piccole nč vili: nč anche una gran parte di quelle fatte dall'uomo. Ma esse e la grandezza e le qualitā loro sono di un altro genere da quello che l'uomo desidererebbe, che sarebbe, o ch'ei pensa esser necessario alla sua felicitā, ch'egli s'immaginava nella sua fanciullezza e prima gioventų, e ch'ei s'immagina ancora tutte le volte ch'ei s'abbandona alla fantasia, e che mira le cose da lungi. Ed essendo di un altro genere, benchč grandi, e forse talora pių grandi di quello che il fanciullo o l'uomo s'immaginava, l'uomo nč il fanciullo non č giammai contento ogni volta che giunge loro dappresso, che le vede, le tocca, o in qualunque modo ne fa sperienza. E cosė le cose esistenti, e niuna opera della natura nč dell'uomo, non sono atte alla felicitā dell'uomo. (10. Luglio. 1823.). Non ch'elle sieno cose da nulla, ma non sono di quella sorta che l'uomo indeterminatamente vorrebbe, e ch'egli confusamente giudica, prima di sperimentarle. Cosė elleno son nulla alla felicitā dell'uomo, non essendo un nulla per se medesime.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Forcellini Forcellini Caespitator Glossario Cespitare