), sorbillo, cantillo, conscribillo ec. cavillor, missiculo, claudico, ec. Anche in francese tali verbi diminutivi ec. e così in ispagnuolo mi par che sieno della 1. coniugazione.
(17. Luglio 1823.)
Scambio del v in g, del quale ho detto altrove. Nuvolo (dal latino nubilum) - nugolo. Pagolo per Pavolo o Paulo (spagnuolo Pablo).
(18. Luglio. 1823.)
Dico che nella formazione dei continuativi da' verbi della prima, l'ultima a del participio si cambia in i. Da mussatus mussitare. Ed aggiungo che i verbi della prima non hanno se non questo o continuativo o frequentativo, e non un altro frequentativo che verrebbe a essere in ititare. Si eccettuino [2987]i verbi il cui participio è dissillabo, come do, flo, no-datus, flatus, natus, i quali non mutano l'a in i, ma la conservano. Datare, flatare, natare. E da questi participii si potrà anche fare un distinto frequentativo in itare, sebbene ora non mi sovvenga esempio al proposito.
(18. Luglio. 1823.)
Alla p.2677. Anche il volgo e il discorso familiare spagnuolo usa questo idiotismo del singolare dice per lo plurale dicono. Nella Historia del famoso Predicador Fray Gerundio de Campazas s'introduce un contadino chiamato Bastian Borrego a usar queste frasi plebee disque, dizque per dicenque.
(18. Luglio 1823.)
Alla p.2976. ????????, ?????????, ???????, ????????, ???????, ??????? e ?????? sono tutti chiamati dai Grammatici participii perfetti della voce attiva di ??????, o ???? ec., e non della media, ma contratti dai due primi.
(18. Luglio 1823.)
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