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      E così dunque altresì ben si dice ostendo cioè obstendo, obstino non obtino. I più moderni trascurarono questa regola e dissero obtendo, obtineo ec. In luogo del qual ultimo verbo pare che gli antichi dicessero obstineo, in significato però di ostendo. V. Forcell. in obstinet. E forse molti verbi o voci latine composte comincianti per os, le quali si dicono formate dal nome os, non lo sono infatti che da obs, come p.e. oscen inis che si dice fatto da os e cano (quasi si cantasse mai con altro che con la bocca), viene forse veramente da obs e cano. Infatti occinere cioè obcinere (che secondo l'antica regola sarebbe stato obscinere, e quindi oscinere come ostendere, il quale anch'esso da taluno è scioccamente derivato da os, in manifesto dispetto del significato) si diceva degli uccelli d'augurio, e dal modo in cui Livio l'adopra par che questa voce fosse solenne in tal [3003]proposito. V. Forcell. in occino, occento, occentus, occano, obcantatus, obcanto. Io dubito anche molto che quelle voci che si dicono derivate da sursum contratto in sus (eccetto susque) come sustineo, sustollo, suspendo, suspicio ec. ec. vengano infatti da sub (terza preposizione terminata in b, come ob ed ab), e sieno originariamente substineo, substollo ec. introdotta la s per proprietà di lingua; e vagliano tener di sotto, innalzar di sotto, cioè esprimano l'azione che si fa di sotto in su, come in ispagn. subir non vale già scendere o andar sotto, ma salire, cioè andare di sotto in su. Così spesso il latino subire.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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