Pagina (271/1555)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Crisost. nel Sermone Quod nemo laedatur nisi a seipso ???? ??? ?????? ?? ????????? ?????? ?????????? ???????, che incomincia ???? ??? ??? ???? ??????????, cap.11. Opp. Chrysost. ed. Montfaucon, t. 3. p.457. B. Vedi i Glossar. latino e greco. V. p.3071.
     
      Sopra per contro (v. Crusca in Sopra §.2. Venire sopra alcuno, Dare sopra. Il Bocc. Nov. 17. Acciocchè sopra, cioè contro, Osbech dall'una parte con le sue forze discendesse. E v. pur la Crusca in Scendere. §.1.) è pretto grecismo (ignoto nel buon latino) e grecismo dell'ottimo e purissimo greco. I greci dicono ??? nel medesimo senso, sì quando questa preposizione è separata, sì nella composizione, come ????????? ec. ??????????.
      (28. Luglio 1823.)
     
      [3058]Alla p.3053. fine. Posar spagn. per abitare, onde posada ec. Pausar spagn. ec. V. i Diz. spagn. - Repossione per repos-it-ionem trovasi in un'antica iscrizione latina recentemente scoperta, e illustrata dal Ciampi (in una lettera data da Varsavia e stampata nell'Appendice al Giornale di Milano due o tre anni fa); e sta con significazione di luogo da riporre robe.
      (28. Luglio. 1823.). V. p.3060.
     
      Corruptio optimi pessima. Questo proverbio si verifica nominatamente negli uomini, negli spiriti sensibilissimi che col tempo e coll'uso del mondo divengono più insensibili degl'insensibilissimi per natura, come ho detto altrove, e danno nell'eccesso contrario ec.
      (28. Luglio. 1823.)
     
      Persone imperfette, difettose, mostruose di corpo, tra quelle che non arrivano a nascere e si perdono per aborti, sconciature ec. non volontarie nè proccurate; tra quelle che son tali dalla nascita, e muoiono appena nate o poco appresso, per vizi naturali interni o esterni; quelle che così nate vivono e si veggono e si ponno facilmente contare, annoverando le mostruosità e difettosità d'ogni sorta; quelle finalmente che tali son divenute dopo la nascita, più [3059]presto o più tardi, naturalmente e senza esterna cagione immediata, voglio dire o per vizio ingenito sviluppatosi in séguito, o per malattia qualunque naturalmente sopravvenuta; sommando dico e raccogliendo tutti questi individui insieme, si vedrà a colpo d'occhio e senza molta riflessione che il loro numero nel solo genere umano, anzi nella sola parte civile di esso, avanza di gran lunga non solamente quello che trovasi in qualsivoglia altro intero genere d'animali, non solamente eziandio quello che veggiamo in ciascheduna specie degli animali domestici, che pur sono corrotti e mutati dalla naturale condizione e vita, e da noi in mille guise travagliati e malmenati; ma tutto insieme il numero degl'individui difettosi e mostruosi che noi veggiamo in tutte le specie di animali che ci si offrono giornalmente alla vista, prese e considerate insieme.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Sermone Quod Vedi Glossar Dare Bocc Osbech Crusca Scendere Diz Ciampi Varsavia Appendice Giornale Milano