(12. Agosto. dì di Santa Chiara. 1823.)
Alla p.2776. Vedi la Grammat. del Weller, edit. Lips. 1756. p.50. v.7.8. p.58. fine.
(12. Agosto. dì di Santa Chiara. 1823.)
Et Davus non recte scribitur. Davos scribendum: quod nulla litera vocalis geminata unam syllabam facit. (geminata cioè p.e. due a, o come in questo caso, due u). Sed quia ambiguitas vitanda est nominativi singularis et accusativi pluralis, necessario pro hac regula digamma [3170]utimur, et scribimus DaFus, serFus, corFus. Donatus ad Ter. Andr. 1. 2. 2.
(12. Agosto, dì di S. Chiara. 1823.)
Così ridondante, o con un certo cotal significato che non si può altrimenti esprimere se non col gesto, si crede esser proprietà della nostra lingua, e idiotismo del nostro dir familiare (benchè molto usato dagli eleganti scrittori). V. pure Cic. ad Att. 14. 1. e il Forcell. in Abeo §.16o. Ma quest'uso è latino e greco. V. il Forcell. in Sic ai § sesto, nono, decimo, Catullo XIV. 16, e Platone nel Convito, ed. Astii, Lips. 1819. seqq. t.3. p.440. vers.24. E. Gli spagnuoli hanno qualcosa di simile.
(12. Agosto. dì di S.Chiara. 1823.)
Profittare, approfittare, profiter, aprovechar ec. quasi profectare da profectus di proficio. Pretextar spagn. prétexter franc. da praetexo-xtus.
(12. Agosto. dì di S. Chiara. 1823.)
Diciamo volgarmente uomo indigesto per difficile, bisbetico. Or tale appunto si è il proprio significato del greco ????????, per metafora morosus, opposto di ???????. E v. la Crus. in discolo.
(12. Agos. dì di Santa Chiara. 1823.)
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