(17. Agosto. Domenica. 1823.)
Trembler, temblar sono verbi diminutivi, cioč fatti da un tremulare, il quale č da tremere, come misculare (onde mesler, cioč męler, mezclar, mescolare, meschiare, mischiare) da miscere, secondo che ho notato altrove. Ma essi verbi trembler e temblar hanno il senso del positivo tremere che nel francese e nello spagnuolo non si trova. Noi abbiamo e tremare e tremolare, quello positivo, e questo, cosė di forma come di significazione, diminutivo. Diciamo anche tremulare, o piuttosto lo dicevano i nostri antichi, pių alla latina, benchč questo verbo nel buon latino non si trovi. Trovasi perō nel [3183]basso latino: v. il Glossar. Cang. Il Franciosini scrive tremular, lo chiama vocabolo barbaro, e lo spiega tremare. Gli spagnoli dicono pure tremolar (Solės Hist. de Mexico, l.1. capit.7. princip.), ma attivamente per agitare, dimenare, sventolare (come tremolar unas vanderas nel citato luogo del Solės), alla qual significazione par che appartenga l'ultimo esempio del Gloss. Cang. in Tremulare.
(17. Agos. 1823. Domenica.)
Gli uomini che nel mondo sono stimati e son tenuti da quanto gli altri o da pių degli altri, lo sono per l'ordinario in quanto coll'uso della societā essi si sono allontanati dalla natura lor propria e dagli abiti naturali dell'uomo generalmente, ed hanno in se oscurata e coperta la natura, o sanno, sempre che vogliono, coprirla. E quanto pių č oscurata in loro e coperta e mutata sė la natura individuale e lor propria, vale a dire il loro natural carattere, e gli abiti a che essa particolar natura gli avrebbe condotti, sė la natura generale degli uomini, tanto la stima generale verso di essi č maggiore.
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