Ma forse non sarà stato egualmente notato che trovandosi in un medesimo clima e paese essere stati in diversi tempi diversi caratteri di pronunzia e di lingua, queste diversità corrispondettero sempre alle qualità fisiche degli uomini che ciascuna d'esse pronunzie e lingue, l'una dopo l'altra usarono, le quali fisiche qualità variarono secondo le diverse circostanze morali, politiche, religiose, intellettuali ec. che in diverse generazioni in quel medesimo clima e paese ebber luogo. Ond'è che sebbene il clima meridionale naturalmente ispira dolcezza ne' caratteri delle pronunzie e de' suoni, tuttavia suono della lingua greca, e quello della lingua romana, certo più molle che non era a quel tempo, e che adesso non è, il suono delle [3252]lingue settentrionali, pur fu molto men delicato e più forte di quello che oggi si sente nella nuova lingua dello stesso Lazio e di Roma e d'Italia. E ciò non per altra cagione fisica immediata, se non perchè, stante le loro circostanze morali e politiche e il lor genere di vita e di costumi, gli antichi Greci e Romani (il che anche per mille altri segni e notizie si prova) furono di corpo molto più forti che i moderni italiani non sono. La stessa pronunzia della moderna lingua francese (e così delle altre) si è addolcita coi costumi della nazione, come dice Voltaire ec. giacchè un dì si pronunziava come oggi si scrive ec. Ond'è che siccome la pronunzia francese per la geografica posizione e natural qualità del suo clima, ch'è mezzo tra meridionale e settentrionale, tiene quasi tanto delle pronunzie del sud quanto di quelle del nord,79 ed è un temperamento dell'une e dell'altre e un anello che queste a quelle congiunge,80 così il carattere delle pronunzie greca e latina, tiene, non dirò già il proprio mezzo tra il settentrionale e il meridionale, ma tra il carattere dell'italiana, ch'è l'uno estremo delle moderne pronunzie meridionali, e l'estremo assoluto della dolcezza; e quello della pronunzia settentrionale meno aspra e che più [3253]s'accosti a dolcezza, e sia per questa parte l'estremo delle pronunzie settentrionali, alle meridionali più vicino.
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