2843.
(26. Agos. 1823.)
[3264]Alla p.2864. Castello, château, castillo tengono fra noi il luogo del positivo castrum, col quale anche in latino bene spesso indifferentemente si scambiava castellum, o si usava equivalentemente ec.
(26. Agos. 1823.)
Francesismi familiarissimi, usitatissimi e volgarissimi in quella nazione, tant mieux, tant pis, frasi ellittiche o irregolari, e che paiono veri idiotismi francesi, non sono che latinismi, anzi idiotismi, cioè volgarismi, latini. Vedi gli eruditi alla favola 5. lib.3. di Fedro, Aesopus et Petulans. V. anche il Forcellini se ha nulla, la Crusca ec. Noi pur diciamo volgarmente e scriviamo tanto meglio, tanto peggio, ma in senso meno ellittico, più naturale e regolare, anzi per lo più regolarissimo, e meno sovente assai de' francesi.
(26. Agos. 1823.)
Alla p.2996. marg. - vengono cred'io da medeor (medeo ancora si disse, poichè medeor si trova pure passivo), non da medicus. Lo deduco appunto dal veder medicor deponente come medeor, (laddove medico corrisponderà all'antico medeo), e dal vedere ancora che medicatus e medicatus sum suppliscono pel verbo medeor che manca del preterito e del participio in us. V. Forc. in Medeor. fine. Veggasi la p.3352. sgg. circa il continuativo meditor di medeor fatto dal suo participio in us.
(26. Agos. 1823.)
[3265]Si può dire che le viste, i disegni, i proponimenti, i fini, le speranze, i desiderii dell'uomo, tutto ciò in somma che ne' suoi pensieri ha relazione al futuro, tanto più si stendono, cioè tanto più mirano e tendono, o giungono, lontano, quanto minore naturalmente è lo spazio di vita che gli rimane, e viceversa.
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Fedro Aesopus Petulans Forcellini Crusca Forc Medeor
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