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      ). Queste e tali altre molte derivazioni senza cambiamenti di significato, che perciò appunto hanno contribuito sommamente a perdere e distruggere le voci originarie, e contribuiscono a nasconderle, e renderne difficile l'investigazione, e confondere l'erudito, e dividere i gramatici in cento diversi sistemi e opinioni, sì circa le regole più o men generali, sì circa le particolari etimologie ec. ec.; non hanno luogo nella lingua latina, o certo assai meno senza confronto ec. ec.
      (27. Agos. 1823.)
     
      Ajouter quasi adjunctare, aggiuntare, spagn. juntar, da adiungere. Anche il nostro giuntare è da iungere. V. la Crusca in Giugnere §.7 e il Gloss. in iunctare, adiunctare ec. se ha nulla.
      (28. Agosto. 1823.)
     
      Succenseo è verbo, secondo me, indubitatamente formato dal participio in us d'altro verbo, cioè di succendo. (V. anche il Forcell. in Censeo fine.) Ma oltre al non essere della prima maniera, ei non solo non è di senso continuativo, ma è neutro nel mentre che succendo è attivo. Onde nulla ha che fare colla nostra teoria: se non ch'è notabile, come fatto da un participio passivo, della qual formazione [3289]non mi ricordo adesso altro esempio che sia fuori del numero de' nostri continuativi e frequentativi.
      (28. Agos. 1823.)
     
      Fator aris da for-aris-fatus. Verbo da porsi insieme con dato as, nato as, e s'altro ve n'ha (fatti tutti da un tema monosillabo.), dove l'a del participio in atus, non si muti, nella formazione del continuativo, in i.
      (28. Agosto 1823.)
     
      Alla p.3246. Fatigo as da ago is (v. Forcell.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Crusca Giugnere Gloss Forcell Censeo