Pagina (423/1555)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Pattare, impattare, empatar, non so s'abbiano a far nulla con paciscor-pactus. Veggasi il Gloss. in proposito.
      (29. Agos. 1823.)
     
      Alla p.3072. I verbi latini neutri hanno ordinariamente il participio in rus con significato neutro. Quieturus cioè qui quiescet (Sveton. in Jul. Caes. c.16. §.2.), mansurus cioè qui manebit, casurus cioè qui [3299]cadet, victurus cioè qui vivet, e altri tali infiniti. Perchè non dunque victus cioè qui vixit, casus cioè qui cecidit, (massime avendovi il verbale casus us, fatto, come altrove osservo esser solito, dal part. in us) ec.? quando pur sembra che quei participii in rus o derivino o almeno suppongano i participii rispettivi in us. Quanto a' verbi attivi, per la stessa ragione, considerando che i lor participii in rus non sono passivi ma attivi, non dovrà fare gran maraviglia, nè parere incredibile che anche i loro participii in us avessero oltre il passivo significato, eziandio l'attivo, come io pretendo.
      Celsus, excelsus, praecelsus dubito forte che originariamente non sieno altro che participii in attivo o neutro significato, appartenenti a' verbi neutri cello, excello, praecello. De' quali il primo, cioè cello, ch'è inusitato, ma ch'è sufficientemente dimostrato dagli altri due, suoi composti, e da antecello, v. il Forcell. in Excello.
      Del resto s'io dico che i continuativi e i frequentativi si facevano da' participii in us, piuttosto che da' supini (in um o in u), intendo dell'origine di questa formazione, e de' suoi [3300]primi tempi, e dell'antichità ec.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Gloss Sveton Jul Forcell Excello