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      Or tutto questo discorso della memoria in cui si scorge tanto di fisico ec. perchè non dovrà eziandio applicarsi all'ingegno, al talento, all'intelletto ec. ch'è pure una facoltà dell'anima come la memoria, e viene ed è fondato, siccome questa, in una disposizione naturale, primitiva e innata nell'uomo ec.? (3. Settembre. 1823.). Se la disposizion fisica e naturale è varia quanto alla memoria nelle diverse età, ne' diversi individui, in diversi tempi ec. indipendentemente dal morale, perchè non eziandio quanto [3347]all'intelletto e al talento?
      (3. Settembre. 1823.)
     
      La stagione e il clima freddo dà maggior forza di agire, e minor voglia di farlo, maggior contentezza del presente, inclinazione all'ordine, al metodo, e fino all'uniformità. Il caldo scema le forze di agire, e nel tempo stesso ne ispira ed infiamma il desiderio, rende suscettibilissimi della noia, intolleranti dell'uniformità della vita, vaghi di novità, malcontenti di se stessi e del presente. Sembra che il freddo fortifichi il corpo e leghi l'animo: che il caldo addormenti e ammollisca e illanguidisca e intorpidisca il corpo, eccitando e svegliando e sciogliendo l'animo.93 L'attività del corpo è propria de' settentrionali, de' meridionali quella dell'animo. Ma il corpo non opera se non mosso dall'animo. Quindi è che i settentrionali sebbene senza controversia sia lor propria l'attività e laboriosità, pur sono veramente i più quieti popoli della terra; e i meridionali i più inquieti, benchè sia lor propria l'infingardaggine.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555