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      Così in latino non resta che il deponente medeor, onde medicor, altresì deponente, del quale vedi la p.3264.
      2°. Se ad alcuno facesse forza che da ??????? paresse dover derivare medor non medeor, oltre che se gli potrebbero recare [3354]infiniti esempi di tali mutazioni, massime spettanti alla desinenza (anzi pur d'altre molto più sostanziali, e non appartenenti alla desinenza, e alla forma propria della congiugazione, siccom'è questa), e massime poi in voci così antiche (????? mascol. vinum- neutro ec. ec.); osservisi che il fut. di ??????? è ????????? come fosse da ????????.94 Del resto la difficoltà varrebbe quasi egualmente anche per ???? impero, che ordinarissimamente si dice ???? e ???????, non ?????, del quale lo Scap. non reca che un solo esempio di Omero usante il partic. ?????? (frequentissimo è per lo contrario ?????), e ciò forse piuttosto per proprietà di dialetto, o per modificazione poetica, che per altro. Nè si trova, ch'io sappia, il fut. ????????? nè l'aor. ??????? o ??????????, come di ??????? si ha ?????????.
      Intrinsecamente, cioè quanto al significato, una bellissima prova che medeor sia lo stesso che ???????, si è la facilità, prossimità e naturalezza dell'etimologia. Il medicare è veramente curare, aver cura, consulere, provvedere (tutti significati di ???????) al malato. E infatti [3355]non s'usa egli in latino peculiarmente il verbo curare per medicare? Non è divenuto questo senso, nel nostro volgare e ordinario uso, il solo proprio dello stesso verbo curare? cioè medicare, sanare.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Scap Omero