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      Le qualità medesime in genere, come la nobiltà in genere ec. possono esser proprie anche del francese e del tedesco e d'ogni lingua colta, ma quel tal carattere individuale e identico di nobiltà ec. che distingue i suddetti stili greco e latino, non solo non lo richieggono nè l'amano, ma in niun modo lo comportano, gli stili francese, inglese ec. Questi possono esser nobili, ma in altro modo; semplici ma in diversissimo [3403]modo; naturali ma tutt'altra naturalezza, perch'egli hanno tutt'altra natura, e tutt'altro carattere hanno le rispettive nazioni, e tutt'altro per queste è naturale; arditi, ma la lingua francese rispetto a se stessa solamente, chè rispetto all'altre, e assolutamente parlando, è timidissima, al contrario della greca e della latina, e della spagnuola e italiana altresì: le restanti lingue e stili possono essere arditi, anche più del greco e del latino, anche più dello spagnuolo e dell'italiano, ma in tutt'altro modo.
      E per recare un esempio; laddove la lingua e lo stile spagnuolo e italiano si piegano naturalmente e quasi da se al dignitoso, come il greco e il latino (che in qualunque genere e materia hanno sempre del grave e dell'elevato), lo stile francese non ci si piega per niun modo, ma sempre tira al familiare e al piano. Contuttociò egli pure ottiene di staccarsi dal familiare e dal volgo, di sostenersi, d'innalzarsi; ma come? Con un copiosissimo uso d'immagini, pensieri ed espressioni poetiche. [3404]E non mezzanamente confusamente o solo in parte poetiche, ma forte espressa e totalmente.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555