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      1-8. e Plinio se ha nulla ec.); e dell'idea che n'hanno gli animali più longevi dell'uomo, come l
      'elefante, il cervo, la cornice, la tartaruga, alla quale pigrissima e tardissima nelle sue operazioni, la natura diede, non lunghissima vita, ma moltissimi anni. E dico, non lunghissima vita, perch'ella stante la tardità de' suoi movimenti ed azioni, alla quale corrisponde quella del suo incremento e sviluppo naturale ec. e di tutta la sua natura, vive ed esiste in un dato spazio di tempo assai meno che l'uomo in altrettanto spazio non fa. E così proporzionatamente gli altri animali più longevi di noi. E dalle suddette osservazioni si raccoglie che la somma e quantità della vita, e però la [3514]durata e lunghezza della medesima, è generalmente e appresso a poco altrettanta in effetto negli animali ed esseri brachibiotati, che ne' macrobiotati e negl'intermedii, e niente minore, e così viceversa. Onde la durata di un medesimo spazio di tempo è naturalmente e generalmente e costantemente, salve le varie circostanze della vita di una stessa specie e individuo, accennate di sopra, come la noia, il piacere ec. che variano l'idea e 'l sentimento della durata ec. sempre però dentro i limiti e la proporzione e in rispetto dell'idea d'essa durata, propria particolarmente della specie per sua natura ec. per gli uni maggiore per gli altri minore ec. e non si può determinare ec. nè giudicarne assolutamente come noi facciamo ec.
      (24. Sett. 1823.)
     
      Transito as, da transeo-transitus. V. il Forcell. in Transitans.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Plinio Forcell Transitans