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      Ben è vero che l'uno di questi Eroi nuoce all'interesse dell'altro, ma pure, se il lettor prova nella Gerusalemme qualche interesse, ei non manca di scegliere tra' due Eroi quello in che egli ne ponga la maggior parte, e forse anche [3596]tutto. Or questo Eroe prescelto (e me n'appello al testimonio di qualsivoglia lettore dellaGerusalemme), contro l'intenzione del poeta, o certo contro il manifesto scopo del poema, e quindi contro il suo debito, e in pregiudizio del dovuto effetto e dell'unità (molto più che nell'Iliade ella, e lo scopo e il debito della qualità del poema non sono pregiudicati); questo eroe, dico, è Rinaldo; laddove tutte le dette cose volevano, prima, che l'interesse fosse uguale, anzi indiviso tra i due; poi per lo meno (essendo questo veramente per natura impossibile, perchè da una parte la duplicità degli Eroi non si può palliare ed eludere, come vorrebbe il Tasso, in modo veruno, sia quale si voglia, nè fare che il lettore se la dissimuli, considerando le due persone come una sola; dall'altra parte non si può togliere che tra' due o più, il lettore non iscelga e non ponga l'uno innanzi all'altro, e se son più, l'un dopo l'altro per gradi) ch'ei fosse maggiore per Goffredo.
      Ma Goffredo (e questo è un altro grandissimo, ed intimo, benchè poco o non mai osservato difetto della Gerusalemme, e benchè colpa della natura de' tempi moderni e delle raffinate idee, anzi che del Tasso), Goffredo è personaggio pochissimo interessante, e forse nulla, perchè i suoi pregi e 'l suo valore son troppo morali.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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