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      V. il Gloss. se ha nulla. V. anche il Forcell. circa il proprio color della porpora o purpureo, in purpura, purpureus ec. Secondo lui però la porpora si faceva non con vermi, ma con una sorta di conca marina detta purpura. Il color coccineus si facea colla grana. Il conchyliatus colla stessa conchiglia detta purpura, o con altra simile ec. Certo la nostra cocciniglia è un color fatto d'una specie di vermi, che anch'essi si chiamano cocciniglie. Così conchylium è la conchiglia e il colore che se ne fa. Così dunque vermiculus fu il verme e il colore. Similmente coccum, conchylium, ?????????, sono sì la grana o la conchiglia, sì la lana, il panno, la veste, il filo, tinti con esse. Fucus si trova eziandio pel colore fatto del fuco.
      (7. Ott. 1823.). V. p.3632.
     
      Purgito as da purgo as.
      (7. Ott. 1823.)
     
      Il v non fu che un'aspirazione che si metteva, per evitare l'iato, fra più vocali; e tralasciavasi spessissimo ec. ec. come altrove in più luoghi. [3625]V. il Forcellini in Fuam.
      (7. Ott. 1823.)
     
      Alla p.2821. fine. Nótisi il significato continuativo di confuto nell'esempio di Titinnio appo il Forcell. dove questo verbo sta nel senso proprio, e questo si è quello di confundo, ma continuato, come excepto in un luogo di Virgilio da me altrove esaminato, per excipio. Nótisi ancora che nell'improprio suo ma più comune significato, confuto è vero continuativo di confundo. Anche noi diciamo (e così i francesi ec.) confondere uno colle ragioni, confondere le ragioni di uno, confondere l'avversario ec. e ciò vale confutare, ma questo esprime azione e quello è quasi un atto, e quasi il termine e l'effetto del confutare ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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