L'incremento è una continua formazione e generazione, [3704]non del tutto, ma delle parti accedenti ec. ec. V. Forc. in Crementum e cretus. Quest'etimologia non è stata forse data da alcuno. E ciò perchè niuno, credo, ha considerato cresco come un verbo della nostra categoria de' verbi in sco fatti da altri originali, con analoga variazione di significato ec. Noi e la troviamo e la confermiamo per mezzo dell'analogia e proprietà generale del significato, formazione ec. de' verbi in sco. Cretus non è dunque di cresco ma di creatus, e ciò anche per la significazione, laddove gli altri tali, suetus, p.e. per grammatica è di sineo, per significazione però, di suesco ec.
(15. Ott. 1823.)
Alla p.3702. Queste osservazioni, e i confronti di fletum, netum e tali altri supini tutti della seconda, confermano che suetum, exoletum, e simili, non sono di sinesco, exolesco ec. verbi della terza, alla quale punto non conviene questa desinenza, ma di altri della seconda da cui essi derivano. Cretum da cerno e suoi composti è corrottissimo, per cernitum, ch'è il vero, e la desinenza in etum v'è accidentale ec. (15. Ott. 1823.). V. p.3731. Altresì quel che s'è detto de' perfetti della seconda, e il confronto di nevi, flevi ec. mostra che suevi, crevi, adolevi ec. non sono di suesco ec. verbi della terza. (15. Ott. 1823.). V. p.3827. La desinenza de' perfetti in evi o [3705]in vi, propria della prima coniugazione e, come abbiamo mostrato, della seconda, che ora ha più sovente ui, ch'è il medesimo, e finalmente eziandio della quarta che conserva però anche quella in ii, è al tutto aliena da' verbi della terza, se non se per qualche rara anomalia, come in crevi da cerno, e suoi composti perfetto irregolarissimo, per cerni, e in sevi da sero, e suoi composti verbo d'altronde ancora irregolarissimo, come si vede nel suo supino satum, ne' composti situm, solita mutazione in virtù della composizione ec.
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Forc Crementum
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