Questo sospetto si potrebbe anche, [3724]cred'io, confermare con molte altre osservazioni P.e. juvo as fa il perfetto iuvi, contratto da iuvavi o per evitare quel doppio v,176 o per effetto della pronunzia accelerata e confondente que' due v insieme: confusione e accelerazione passata poi in regola, onde venne iuvi solo perfetto di iuvo, e con un v solo e semplice. Perfetto che viene a essere anomalo, ma anomalia di cui ben si conosce l'origine e la cagione. Ora nel supino iuvo ha iutum per iuvatum. Participio anomalo, della cui anomalia non si conosce origine nè cagione, se non dicendo ch'egli è formato dal perfetto, il quale essendo iuvi, ne vien di ragione iutum, così bene come da iuvavi verrebbe iuvatum. V. Forcell. in Juvo fine. Si potrebbe però dire che iutum è fatto da iuvatum per evitare quel doppio u, benchè l'uno consonante l'altro vocale, e per sincope ed elisione dell'a, e per effetto di pronunzia ec. E certo non si può negare, perchè dà negli occhi, che qui il supino corrisponde al perfetto (e così in tutti i composti di iuvo; adiuvi, adiutum ec. ec.), e stolto sarebbe l'attribuire questa corrispondenza al caso, e il non volere, come sembra evidente, che l'anomalia del supino della quale non si vede ragione, venga [3725]da quella del perfetto la cui ragion si vede, e comparato col qual perfetto, e in ragione di lui, esso supino non è anomalo ec. ec. e il voler piuttosto che l'anomalia del supino sia casuale ec.
(18. Ott. 1823.). V. p.3732.
Alla p.3687. Quando però n'hanno alcuno.
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Forcell Juvo
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