V. Forc. in luo, verso il fine. Fluo is fluxi, fluctum, fluxum e fluitum dimostrato da fluito e da fluitans. Tribuo, Minuo, Statuo, Induo, Arduo, Acuo, Annuo, Innuo ec., Imbuo ec. ui utum, co' loro composti, e cosė con quelli di Sino ec. In tutti questi supino l'i č stato mangiato per evitar l'iato, o come in docitum ec. Notisi che laddove l'u in tutti gli altri tempi di questi verbi, compreso il perfetto, č sempre breve. V. p.3735. (19. Ott. 1823.). Cosė i composti di fluo ec.
Lavito da lavare o da lavere.
(19. Ott. 1823.)
Alla p.3725. Queste osservazioni confermano il mio discorso177 sull'antico vexus di veho [3733](fatto da me in proposito di vexare). Ben č ragione che veho abbia vexum poich'egli ha vexi, e poich'il supino corrisponde al perfetto. Viceversa quel discorso conferma grandemente queste osservazioni. Le conferma flexus da flexi, nexus da nexi, e gli altri quivi notati. Le conferma lo stesso vectus, noto, certo e moderno participio di veho, nel qual vectus, donde viene il c, che niente ha che fare con questo tema, se non dal perfetto vecsi? Cosė dite di victus per vivitus (vedi la p.3710.), dove il cq viene da vixi che sta pel regolare vivi. Cosė in mille altri di questo genere. Fluo ha fluxi; dunque fluxum; ed anche fluctum antichissimo (v. Forc. in fluo fine), onde anche oggi fluctus us, fluctuare ec. (E cosė appunto č vectus per vexus). Ma il suo regolare perfetto sarebbe flui: or dunque egli ebbe pur fluitum dimostrato da fluito e fluitans ec. Cosė per diversi perfetti, diversi corrispondenti supini si troveranno, cred'io, in molti verbi.
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Forc Minuo Statuo Induo Arduo Acuo Annuo Innuo Imbuo
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