Ma questo diminutivo č di Sidonio. Gli antichi vetulus. Nigellus potrebb'esser da nigeri non da niger, come puellus da pueri non da puer. V. p.3909.; nigellus ch'č dal nominativo di niger, e altri tali diminutivi ec. Se giā gli antichi non dissero magister isteri, niger eri ec. (22. Ott. 1823.). E cosė tengo per fermo; ond'č magisterium, ministerium ec. per magistrium, piuttosto dall'obliquo magėsteri, magėstero ec. poi contratti, che da magistrium, ministrium per epentesi della e. Infatti gli antichi dissero magisterare, ma i pių moderni magistrare, onde magistratus us ec., come ministrare [3754]ec. Insomma queste non mi paiono eccezioni, perchč si riducono alla regola coll'osservare il modo dell'antichitā e lo stato primitivo delle voci, mutato poscia, e cosė si potranno risolvere mill'altre tali eccezioni apparenti. In ogni modo il pių delle volte č vero che i derivati de' nomi vengono da' casi obliqui, come ho detto, di qualunque declinazione sieno i nomi originali, come si č mostro cogli esempi, e non solamente se essi nomi son della quarta, chč allora si potrebbe negare quello che noi affermiamo dei derivati di questi, cioč che vengano da' casi obbliqui e fra questi derivati da' casi obliqui sono certamente quelli fatti da' nomi della quarta e notati da noi ec. Il che basta al caso nostro.
(22. Ott. 1823.)
Alla p.3728. Quest'uso latino di mutare alle volte il primo n in g, quando concorrerebbero due n, uso che si vede in agnatus, cognatus, cognosco, ignosco, ignotus, ignobilis, ignarus, ignavus ec. per annatus, connatus, (che anche si trova), connosco, innosco, innotus (v. Forc.
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Sidonio
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