), ha potuto rendere e rende tutti gli uomini civili d'ogni nazione e tempo compatrioti e contemporanei de' troiani. Questo ella consegue mediante le reminiscenze della fanciullezza ec. le quali l'accompagnano perchè sin da fanciulli conosciamo l'Iliade, o i fatti da essa narrati e inventati, e la mitologia in essa contenuta, ec. e le prime nozioni della mitologia che apprendiamo, sono strettamente legate e in buona parte composte delle invenzioni d'Omero ec. ec. Ma tutto questo non sarebbe nè sarebbe stato se l'Iliade non fosse sempre stata così celebre. Nè così celebre sarebbe stata sempre senza il suo sommo merito. Vero è che questo non ha che fare in particolare colla condotta ec. ec.
(25. Ott. 1823.)
Alla p.3729. marg. Trovansi eziandio ne' nostri antichi parecchie voci o significazioni ec. proprie del latino noto, ma che ora non potremmo in alcun modo usare, ben sono usate e familiari appo gli spagnuoli: il che [3772]pare che provi ch'elle fecero parte di quel volgare che precedette ambo le lingue, del volgar latino ec. se non vogliamo supporre che l'antico italiano allo spagnuolo, o l'antico spagnuolo all'antico italiano le comunicasse, che nè l'uno nè l'altro è molto verisimile.
(25. Ott. 1823.)
Alla p.3488. marg. Trovo in un cinquecentista spagnuolo, ma di poca autorità, falsar la paz per rompere frodolentemente la pace, o violar le condizioni della pace, mancare ai trattati ec. Del resto falsare in questi sensi è quasi un continuativo di fallere. Falsar la fede nell'esempio dello Speroni è lo stesso che il fallire, cioè fallere, la promessa nell'altro esempio.
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Iliade Omero Iliade Speroni
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