Le dette passioni, [3779]ripeto, non avrebbero avuto luogo, sģ per la poca strettezza di quella societą, sģ perchč in essa e nello stato naturale dell'uomo, i vantaggi naturali dell'uno individuo sull'altro sarebbero stati pochi, rari, e piccoli, e i sociali non vi sarebbero stati affatto. La disuguaglianza tra gli uomini che la societą rende naturalmente somma e di mille generi, sarebbe stata quasi nulla, e limitata a ben poche cose. Infatti fra gli altri animali, fra cui la societą č scarsa, la disuguaglianza fra gli individui č rara e sempre scarsissima; cosģ i vantaggi degli uni sugli altri. Quindi le dette passioni, che sono necessariamente suscitate da' vantaggi e dalla disuguaglianza ch'č inevitabilmente prodotta da una societą stretta, sono fra gli altri animali rarissime e debolissime. E quelle che nascono dall'orgoglio naturale di ciascheduno individuo, necessariamente punto ed afflitto e molestato dal comando, dalle dignitą, dalle preminenze qualunque, dalla stima e dalla gloria degli altri individui della stessa specie e compagnia, non avrebbero avuto luogo nella societą scarsa in modo alcuno, nč l'hanno tra gli animali i pił socievoli, perchč nč in quella si sarebbero trovati, nč fra questi si trovano gli oggetti che le suscitano, anzi neppur l'idea loro, non che il desiderio. E quanto al comando, se ve n'ha vestigio alcuno tra gli animali, come tra le api, tra' buoi, tra gli elefanti (v. Arriano Indica), esso viene da superioritą di natura e quasi di specie, intorno a cui non ha luogo invidia nč emulazione; come le pecore non possono invidiare al montone che le conduce e quasi governa perch'egli č di sesso pił forte, nč le donne invidiano agli uomini la loro maggior fortezza, nello stesso modo che noi non l'invidiamo al leone.
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Indica
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