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      Le quali straordinarie potenze delle parti morali, che si scuoprono nell'uomo per la sola forza delle circostanze, e talora in un individuo medesimo che dapprima non le aveva, come in uno divenuto cieco a una certa età, ec.; sono analoghe a quelle, altrettanto straordinarie, delle parti fisiche, occasionate pur dalle sole circostanze, e che in tanto si credono possibili fisicamente all'uomo, in quanto solamente si vede in fatti qualche individuo che per forza delle sue circostanze, è giunto a possederle. Come quello che nato senza braccia, suppliva co' piedi a tutte le funzioni delle mani, fino alle più squisite. Delle quali potenze niuno pure immagina che l'uomo e le rispettive sue parti morali [3825]o fisiche sieno in alcun modo capaci, se non vede o non conosce i fatti a uno per uno. Così dico di centomila altre facoltà straordinarie morali o fisiche possedute oggi o ne' tempi addietro da individui, o da razze, o da nazioni particolari, per sola forza di circostanze, o di esercizio, o di costumi ec. Come son quelle de' giocolieri indiani, ed eran quelle de' giocolieri messicani ec. de' nostri saltatori, giuocatori di forze, ed anche di lestezza di mano ec. E quel che dico delle facoltà dicasi ancora delle qualità straordinarie morali o fisiche, de' costumi, delle abitudini d'ogni sorta ec. straordinarie, o che a noi son tali ec.
      (4. Nov. 1823.)
     
      Non solamente in italiano e in francese ec. (come in châtelet) si diminuiscono i diminutivi positivati, come ho detto altrove, venuti dal latino o no, positivati nel latino o nelle lingue moderne ne ec.; ma eziandio nel latino medesimo, come flabellulum, s'è vera voce, e credo altre parecchie.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555