Quello è atto alla nostra lingua, qual ch'esso si sia per origine e per qualunque cosa, e può presso noi parere un arcaismo, ed avere un peregrino non diverso da quello de' nostri effettivi arcaismi, e servire all'eleganza ec.; questo no, e non parrà che un neologismo ec. e un barbarismo, come se fosse tolto dalle lingue affatto straniere ec. La novità tolta dalle lingue sorelle dev'esser tale che per l'effetto riesca quasi un arcaismo, cioè il pellegrino e l'elegante che ne risulta somigli a quello che nasce dall'uso conveniente dell'arcaismo moderato ec.
(11. Nov. 1823.)
Alla p.3717. marg. V. il Forc. sì ne' composti di sono, e sì in sono as fine, dalle cose dette nel qual luogo, e in Tono as ui fine, e in Crepo as fine ec. si potrebbe forse dubitare che la cagione dell'anomalia di cui discorriamo in tali verbi della prima, non sia quella che noi supponiamo, ma un'altra, ch'io però, generalmente almeno, non credo.203 E certo quest'anomalia non è in pochi della prima, e nella più parte di questi, non si trova vestigio alcuno di terza coniugazione se non nel perfetto ec. e supino. E la desinenza in ui trovasi veramente in molti verbi della 3a. [3869](p.3707.) ma ella è anche in essi anomala, e bisognosa essa stessa che se ne renda ragione e se ne assegni l'origine. E chi sa che anzi per lo contrario tali verbi della terza non abbiano ricevuto tali perfetti dalla prima o dalla 2da cioè si coniugasse una volta p.e. coleo es, in vece o non meno che colo is, e di quello sia il perfetto colui: in luogo di dire che sonui sia di sono is, crepui e crepitum di crepo is ec.
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Forc Tono Crepo
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