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      Ma col principiar della civilizzazione, nascendo l'idea dello spirito, a causa della forza ed azione che la parte interna incominciava ad acquistare e sviluppare, e di mano in mano, come questa parte all'esterna, cosė l'idea dello spirito a quella del corpo, prima agguagliandosi, e poi appoco a poco strabocchevolmente prevalendo, l'individuo dell'un sesso in quello dell'altro dovette necessariamente prima incominciare a considerare anche lo spirito, e poi seguendo, considerarlo quanto il corpo, e finalmente pių del corpo medesimo, almeno in un certo senso e modo. Sicchč l'oggetto amabile dell'un sesso fu all'individuo dell'altro, non pių un oggetto semplicemente materiale, come in principio, ma un oggetto composto di spirito e di corpo, di parte occulta e di parte manifesta, e poscia di mano in mano un oggetto pių spirituale che [3913]materiale, pių occulto e immaginabile che manifesto e sensibile, pių interiore che esteriore. E come le idee che hanno relazione alla parte interna ed occulta dell'uomo, sono naturalmente vaghe ed incerte, quindi l'idea dell'oggetto amabile, considerato nel detto modo, cominciō necessariamente ad avere del misterioso, congiungendosi in essa idea la considerazion dello spirito a quella del corpo; e acquistando di mano in mano la prima considerazione sopra la seconda, sempre pių misteriosa ne dovea divenire l'idea dell'oggetto amato, sino ad aver finalmente pių del mistico, dell'incerto e del vago, che del chiaro e determinato. Cosė i sentimenti e le idee che appartengono alla passion dell'amore, pigliarono sempre pių dell'indefinito a proporzion della civilizzazione (e quindi essa passione divenne, non v'ha dubbio, incomparabilmente pių dilettosa); tanto che, quantunque il principio dell'amore sia quel medesimo necessariamente oggi che fu ne' primitivi, che č ne' selvaggi, che č e fu sempre ne' bruti, ed altrettanto materiale e animale, nondimeno essa passione adunando in se lo spirituale col materiale, č divenuta cosė diversa da quelle, che certo l'amor propriamente sentimentale non sembra aver nulla che fare nč coll'amore de' selvaggi, nč con quello dei bruti, ma essere di natura e di principio e di origine affatto diverso e distinto.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555