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      Io credo onninamente che sia così e che il maschio in somma viva propriamente (per natura e in generale) più che la femmina, ed è ben ragione ec.217 Similmente discorrasi delle nazioni, degl'individui, e de' vari stati di un medesimo individuo, avendo riguardo alle lor varie nature, caratteri ed abiti sì quanto al corpo sì quanto allo spirito,218 le quali disparità, e quelle de' loro gradi, e le diverse combinazioni di questi e di quelle producono in questo nostro proposito, come, si può dire, in ogni altra cosa, (e in tutta la natura e in tutte le parti di lei similmente accade), infinite e grandissime diversità di risultati. Tutti i quali però, benchè impossibile sia lo specificarli e spiegarli a uno a uno, e benchè, stante la moltiplicità e sfuggevolezza delle cause che contribuiscono a modificarli in questa e questa e questa forma (una delle quali che mancasse, o non fosse appunto tale e tale, o in quel tal grado, o in quella proporzione coll'altre, o [3927]così combinata ec., il risultato non sarebbe quello) sieno anche bene spesso difficilissimi a spiegarsi, e a rivocarsi ai principii, ed a conoscerne il rapporto e somiglianza cogli altri risultati, chi non sia abilissimo, acutissimo e industriosissimo nel considerarli; nondimeno in sostanza corrispondono ai principii da me esposti, e non se gli debbono riputare contrarii, come non dubito che potranno parere mille di loro e in mille casi, alla prima vista, ed anche dopo un accurato, ma non idoneo nè giusto nè sufficiente esame.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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