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      ), ovvero da un ????, ????? e poi ????????. Così da ???? e ??????, ????????, è doppia alterazione: sempre però collo stesso senso del primitivo. Così altri non pochi.
      (5. Dec. 1823.)
     
      Diminutivi positivati. Pretto (puretto) per puro.
      (6. Dec. 1823.)
     
      La facoltà d'imitazione non è che facoltà di assuefazione; perocchè chi facilmente si avvezza, vedendo o sentendo o con qualunque senso apprendendo, o finalmente leggendo, facilmente, ed anche in poco tempo, riducesi ad abito quelle tali sensazioni [3942]o apprensioni, di modo che presto, e ancor dopo una volta sola, e più o manco perfettamente, gli divengono come proprie; il che fa ch'egli possa benissimo e facilmente rappresentarle ed al naturale, esprimendole piuttosto che imitandole, poichè il buono imitatore deve aver come raccolto e immedesimato in se stesso quello che imita, sicchè la vera imitazione non sia propriamente imitazione, facendosi d'appresso se medesimo, ma espressione. Giacchè l'espressione de' propri affetti o pensieri o sentimenti o immaginazioni ec. comunque fatta, io non la chiamo imitazione, ma espressione. Or come la facoltà d'imitare sia qualità e parte principalissima e forse il tutto de' grandi ingegni, e così degli altri talenti in proporzione, è cosa da molti osservata e spiegata. Dunque riconfermasi che l'ingegno è facoltà di assuefazione.
      (6. Dec. 1823.). V. p.3950.
     
      Scambio del g e del v. Nivis-neige-ningit o ninguit (onde il nostro negnere) e nivit, onde il nostro nevicare, quasi nivicare, come da vello vellico ec. frequentativi, di cui vedi la p.2996. marg.: e vedi il Gloss. se vuoi.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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