Ctesia è più moderno, ma forse anteriore al pieno della letteratura ateniese, [di] Erodoto230 e degli altri che ne' più antichi tempi scrissero ne' dialetti loro nativi e non in lingua comune. Del resto se Omero usò e mescolò anche gli altri dialetti più di quello che poi fosse fatto dagli altri scrittori greci, anche poeti, prevalendo però in lui l'ionico, il simile fece Dante, che [3965]usò e mescolò i dialetti d'Italia molto più che poi gli altri, anche poeti, e a lui vicini, non fecero, e che oggi niuno farebbe, perchè v'è lingua comune, e questa certa e formata e determinata, e tutto ciò principalmente a causa della letteratura. Se poi alcuni, come Empedocle e Ippocrate, non essendo ioni ec., scrissero nell'ionico,231 ciò fu perchè Omero l'aveva usato e fatto famoso e atto alla scrittura, e creduto solo o principalmente capace di essere scritto, nel modo stesso che poi l'abbondanza degli scrittori ateniesi, maggiore che quella degli altri, rese comune, e per sempre, il dialetto attico, o una lingua partecipante massimamente dell'attico, e lo ridusse ad essere il greco propriamente detto sì nell'uso dello scrivere, sì in quello del parlare, massime delle persone colte;232 e nel modo stesso che in Italia per simil cagione è avvenuto rispetto al toscano, mentre prima, come in Grecia l'ionico invece dell'attico, così in Italia si era fatto comune ec. non il toscano, ma il siculo ec. per la coltura di quella corte e poeti ec. e loro abbondanza preponderante ec. Onde molto s'ingannano, secondo me, quelli sì antichi (vedi i luoghi cit. alla pagina 3931.) sì moderni (che sono, io credo, non pochi) i quali riconoscono l'uso o preponderanza del dialetto ionico in Omero, in Ippocrate ec. e nelle scritture dell'antica Grecia da questo, che il dialetto ionico, secondo loro, o almen quello di detti scrittori quale egli si è ec. era l'antico dialetto attico, e usato dagli ateniesi.
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