(16. Gen. 1824.)
Errato per errante, come andar errato ec. V. la Crusca. E in ispagn. ir errado (Cervantes), pensamiento errado, (ib.) ec. Fra noi però errare è per lo più neutro, (benchè si dice errar la strada ec.) e così credo in ispagnuolo. Il Forcell. lo chiama attivo. V. Erratus per qui erravit appo il medesimo in erro fin. e vedilo pure esso Forcell. in Certatus a um. (16. Gen. 1824.). Impransus, incoenatus ec. V. il Forc. Si aggiungano al detto altrove di pransus, coenatus ec. e così gli altri loro composti, se ve n'ha.
(16. Gen. 1824.)
Ridondanza del pronome altro, ed ?????, usitata nell'italiano e nel greco, come altrove. Così otro nello spagnuolo. Cervant. D. Quij. par.1. capit.51. Cerca de aqui tengo mi majada, y en ella tengo fresca leche, y muy sabrosissimo queso, con OTRAS varias y sazonadas frutas, no menos à la vista que al gusto agradables.
(16. Gen. 1824.). Son le ult. parole del capitolo.
Al detto altrove di avvedere-avvisare ec. aggiungi divisar spagn. (D. Quij. par.1. cap.51. e v. i Dizionari) e nóta che noi ec. abbiamo anche divedere. E che il participio visus da cui è avvisare, divisare ec. (se non sono da viso sost. o da guisa-visa ec. come altrove) e così avisar, aviser ec. è proprio solo del latino e non dell'italiano nè dello spagnuolo255 nè del francese. Abbiamo bensì anche avvistare da visto, nostro participio, o da avvisto pur nostro, se non è da vista sostantivo. (16. Gen. 1824.). Avvistato (ch'è però in altro senso da avvistare nella Crus.) par certo venire da vista, come svistare (uso ital.
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